La pandemia di COVID-19 ha causato gravi impatti economici, con perdite di lavoro, instabilità finanziaria e incertezza per il futuro.
Le misure di distanziamento sociale e l’isolamento hanno contribuito a un aumento della solitudine per molte persone, aggravando anche sindromi depressive pregresse. In questo contesto, il gioco d’azzardo è diventato, in alcuni casi, una forma di evasione o di compensazione per la mancanza di interazioni sociali significative. Non solo: l’incertezza della situazione economica è stata per molte persone fragili la goccia che ha fatto traboccare il vaso, contribuendo allo sviluppo di forme di gioco d’azzardo problematico.
LA SPIRALE NEGATIVA CAUSATA DA DEPRESSIONE E DISTURBO DA GIOCO D’AZZARDO
Studi scientifici hanno evidenziato una relazione complessa tra gioco d’azzardo problematico e depressione. Le persone con problemi di gioco sono più inclini a sviluppare sintomi depressivi, mentre chi soffre già di depressione potrebbe cercare nel gioco d’azzardo una fuga temporanea dai propri problemi emotivi. Vediamo perché.
Per alcune persone affette da depressione, il gioco d’azzardo viene visto come una forma di automedicazione o come meccanismo di fuga temporanea dai sintomi depressivi. L’adrenalina e l’emozione associate al gioco possono offrire, infatti, momenti di distrazione e di piacere momentanei.
D’altra parte, il gioco d’azzardo, specialmente quando diventa problematico, può portare a perdite finanziarie significative. I problemi economici derivati possono a loro volta contribuire allo stress e alla depressione, creando un ciclo negativo difficile da interrompere.
Da non dimenticare poi, i fattori di rischio comuni: la depressione e il gioco d’azzardo problematico possono essere associati entrambi allo stress cronico, all’instabilità emotiva e alla mancanza di reti di supporto sociale. La presenza di uno di questi fattori può aumentare la vulnerabilità a entrambe le condizioni.
In conclusione, la correlazione tra depressione e Disturbo da Gioco d’Azzardo è complessa e multidirezionale. È fondamentale riconoscere questa interazione per sviluppare strategie di prevenzione e trattamento efficaci. Il supporto terapeutico, insieme a programmi di prevenzione e consapevolezza, può contribuire a mitigare i rischi associati a questa correlazione e migliorare la salute mentale complessiva delle persone coinvolte.